Mozione VII Congresso

Il VII Congresso dell’associazione anticlericale.net riunito a Verona il 5 giugno 2015

Sentite le relazioni del Segretario e del Tesoriere le approva e li ringrazia per aver tenuta viva l’associazione nonostante le difficili condizioni di contesto e creato le condizioni, a partire dalla tenuta di questo Congresso, del suo rilancio.

SULLA PEDOFILIA CLERICALE

Ringrazia l’associazione ex allievi dell’Istituto Antonio Provolo di Verona per aver voluto ospitare questo Congresso

Conferma la volontà di continuare la comune lotta perché sia fatta piena luce sui fatti accaduti nell’Istituto Provolo

Prende atto che Papa Francesco ha voluto imprimere una più chiara politica volta a ritenere la pedofilia clericale un reato e non solo un peccato e quindi

Reitera la richiesta alla Conferenza Episcopale Italiana di promuovere una Commissione indipendente che abbia accesso agli archivi segreti diocesani per fare piena luce sulla vastità del fenomeno e le eventuali omissioni, già riscontrate dalle Commissioni indipendenti nominate dalle Conferenze Episcopali americana, irlandese e belga tra le altre.

SULLO IOR

Anche sullo IOR Papa Francesco ha operato per rendere l’Istituto più trasparente. Restano tuttavia due questioni insormontabili alle quali non si riesce ad ottenere una risposta convincente.

Quali sono le ragioni per le quali una confessione religiosa ha necessità di dotarsi di un istituto bancario; e quelle per le quali debba fare cassa con le operazioni bancarie più o meno speculative tanto più che sono ancora consistenti le operazioni sospette, di cui grazie alle nuova politica se ne ha contezza, mentre prima erano tollerate se non incentivate nella disattenzione dello Stato italiano e degli organi di controllo antiriciclaggio internazionali.

SUL CLERICALISMO

L’evoluzione sociale e politica attuale impone un ampliamento del tradizionaleconcetto di clericalismo al fine di meglio orientare l’azione di un movimento che lotta contro la perniciosa ingerenza del “clero” negli affari e nella vita dello Stato e nella politica.

Ampliamento del concetto che ritroviamo già nel 1927 nelle riflessioni di Julien Benda (La Trahison des clercs) “Noi (intellettuali) non siamo affatto al servizio del potere spirituale; siamo al servizio del potere temporale, di un partito politico, di una nazione. Solo che invece di servirli con la spada, li serviamo con gli scritti. Siamo la milizia spirituale del potere temporale”.

Partire da questo per ribadire, anche con la ri-costituzione del Congresso mondiale per la libertà della e nella cultura, che in un qualche senso raccoglie anche l’eredità di Benda, la necessità di lottare per la libertà delle e nelle istituzioni, pubbliche e private: questo è per noi, oggi, essere anticlericali.

SUL CLERICALISMO SCIENTIFICO

In questo senso nemmeno il mondo scientifico è esente dai germi del clericalismo. Sacerdoti del sapere proni alla libertà della scienza ma restii alla libertà nella scienza. Di qui la necessità di approfondire il concetto di libertà di ricerca scientifica accompagnandolo a quello di libertà nella ricerca scientifica per battere quel complesso farmaceutico – intimo del complesso militare-industriale-congressuale evocato a suo tempo dal Presidente americano Eisenhover – che non è insito solo nelle grandi case farmaceutiche multinazionali ma che comincia a svilupparsi a partire dai programmi finanziati dal pubblico.

Emblematico è il caso del proibizionismo delle droghe e dei costi che la società è costretta a pagare.

SUL CLERICALISMO GIUDIZIARIO

Se il clericalismo ha la possibilità di insinuarsi ed occupare le istituzioni questo è dovuto essenzialmente alla mancanza di Stato di diritto che, nell’accezione radicale, è tale se è democratico-laico-federalista.

Lo Stato di diritto, come ricorda il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa in relazione alla situazione dell’Italia, sin dagli anni ’80 è messo in pericolo dalle lentezza delle procedure giudiziarie, amministrative, civili e penali.

Questo è il contesto nel quale sono maturate e si sono affermate in Italia le violazioni della legalità al diritto nazionale ed agli obblighi derivanti dal diritto internazionale. Contesto in cui proposte di legge clericali ma non solo ed anticostituzionali hanno potuto divenire leggi dello Stato.

SUL CLERICALISMO SCOLASTICO

Denuncia l’ennesima cosiddetta riforma sulla scuola denominata senza alcun pudore “la buona scuola” che fa seguito alle presunte riforme tutte promosse dal centrosinistra italiano volte a distruggere la scuola pubblica a favore di quella privata, confessionale o meno, con

- la legge sull’autonomia che ha rotto l’unitarietà del sistema scolastico nazionale ed ha inaugurato la privatizzazione delle scuole

- la legge sulla parità che ha stabilito il finanziamento delle scuole private in violazione del testo della costituzione

Denuncia che nel settore della scuola pubblica i docenti di religione precari godono, da oltre un ventennio, di scatti biennali stipendiali del 2,50%. I precari delle altre materie invece, nonostante numerosi casi di precariato ultraventennale (emblematico il caso degli insegnanti di educazione fisica), non hanno mai avuto alcuno scatto legato all’anzianità, percependo unicamente la retribuzione iniziale prevista per gli insegnanti di ruolo neo assunti. Ciò nonostante una legge 312/1980 e prima ancora la 831/ 1961 prevedeva che tale diritto spettasse a tutto il personale non di ruolo della scuola pubblica.

Ringrazia Carlo Pontesilli e l’Avvocato Claudio Zaza che insieme ad anticlericale.net hanno avviato il riconoscimento di questo diritto stabilito per legge ma la cui violazione non è stata, fino a quando non ce ne siamo occupati, oggetto di attenzione da parte dei sindacati;

Ringrazia altresì l’Avvocato Walter Miceli protagonista della vertenza giudiziaria presso la Corte di Giustizia Europea che ha condannato la Repubblica Italiana per la reiterazione dei contratti a termine nella scuola pubblica italiana.

PER UN FUTURO DIVERSO DA QUELLO CHE INCOMBE E SEMBRA SEGNATO PER TUTTI E NEL MONDO INTERO

Ritiene fondamentale porre la questione circa la crescita demografica esponenziale che è concausa degli scompensi planetari che causano fame, sete e guerre nel mondo questioni prioritarie delle lotte del Partito Radicale negli anni ’80 quando era il tempo di intervenire per prevenire quello che già allora si sapeva sarebbe accaduto e che trovò una sintesi nel manifesto-appello promosso da Marco Pannella e sottoscritto da oltre 140 Premi Nobel;

DELIBERA

- di anteporre al proprio statuto la proposizione finale del manifesto-appello contro lo sterminio per fame sete e guerre nel mondo del 1984 promosso da Marco Pannella e sottoscritto da oltre 140 Premi Nobel che recita

“Se le donne e gli uomini, se le genti sapranno, se saranno informati, noi non dubitiamo che il futuro potrà essere diverso da quello che incombe e sembra segnato per tutti e nel mondo intero”

- di fare propria la mozione particolare Sviluppo-Democrazia-Demografia presentata nell’ambito del 38° Congresso del Partito Radicale tenuto a Tirana nel novembre 2002.

- di fare propria la relazione del Partito Radicale ad opera e coordinamento del Prof. Aldo Loris Rossi presentata alla sesta sessione del World Urban Forum delle Nazioni Unite tenutosi a Napoli nel settembre 2012

IL NUOVO DIRITTO UMANO ALLA CONOSCENZA

Ringrazia innanzitutto Marco Pannella grazie alla cui vita, alle cui lotte, al cui pensiero, è ancora possibile che in questo paese e a partire da questo paese vi siano partigiani dello Stato di diritto democratico, laico, federalista oggi associati nel Partito Radicale - di cui anticlericale.net è soggetto costituente – che ha l’obiettivo di promuovere una Convenzione internazionale delle Nazioni Unite per il riconoscimento, la promozione e l’affermazione del nuovo diritto umano alla conoscenza, obiettivo fondamentale per l’affermazione dello Stato di diritto,

DELIBERA di farsi co-promotore dell’iniziativa devolvendo 5mila euro, pari alla metà di quanto oggi è nelle disponibilità dell’associazione.

DA’ MANDATO AGLI ORGANI DIRIGENTI

- di promuovere un “Osservatorio sul giubileo” al fine di prevenire e contrastare corruzione e sprechi

- di aderire alla campagna Non APProfit promossa da Centro Radicale e Radical Digital Frontiers per un controllo efficace su quella che oggi è una distribuzione indiscriminata di denaro pubblico ad associazioni del terzo settore al fine di evitare la crescita ulteriore del parastato parassitario; per contrastare la riforma del terzo settore in discussione al Senato che indica nell’autocontrollo la migliore formula di controllo.

- di prendere tutte le iniziative necessarie per l’affermazione dei principi e delle lotte enunciati nella mozione e per contrastare le questioni oggetto di denuncia.